San Nicolò-Garrufo e Teramo-mare: solo strade "sfigate"?

TERAMO – Com’è possibile che un ponte ceda? Riferendoci alla San Nicolò-Garrufo molti risponderanno: per il maltempo della scorsa notte. "IlL’acqua è venuta giù come forse mai si è visto nell’ultimo decennio, nemmeno in occasione dell’alluvione del 2007 a Tortoreto. E’ mai possibile accettare questa motivazione? Banalità per banalità, noi crediamo che si tratti invece di una strada "sfigata". E non è la sola. La San Nicolò-Garrufo ha una gemella: la Teramo-mare. Anche qui, oggi, un nuovo crollo anche se limitato, sempre nello stesso tratto venuto giù il 22 aprile 2009. Sarà un caso? Strade fatte tanto per essere fatte (la Teramo-mare, lo ha detto la perizia del consulente nell’inchiesta giudiziaria della procura di Teramo) o aperte frettolosamente in campagna elettorale (la San Nicolò-Garrufo, il 7 giugno 2006, vedere archivi fotografici). E’ solo un caso? E’ veramente il maltempo? Soffermiamoci sulla San Nicolò-Garrufo."Il Il ponte Fiumicino II ha rischiato di portare con sè un extracomunitario che stanotte ha avuto la fortuna di viaggiare su una station-wagon, la cui lunghezza oltre una berlina, ha permesso che retasse incastrata tra i due lati del tratto crollato. Altrimenti stavolta c’era scappato il morto. L’opera è costata 65 miliardi di lire; 65 miliardi di lire, 16 anni per realizzare 8 chilometri, due crolli di galleria (la Piancarani), un contenzioso miliardario con la Italstrade. Tanta attenzione e alti costi farebbero pensare ad un’opera fatta ad arte. E invece il ponte Fiumicino è venuto giù. Colpa dell’ondata eccezionale di maltempo… Qualcosa fa pensare che quei soldi siano stati spesi male. Chi ha costruito ha costruito male, ma ha controllato male anche chi doveva controllare.